Lettori fissi

martedì 12 giugno 2012

Viverci accanto

Esiste una grande e fornita bibliografia sulle possessioni, da parte di grandi esorcisti e demonologi. Molti trattano l'argomento con serietà, dimostrando di conoscere bene (per quel che ci è concesso) gli aspetti delle azioni straordinarie del demonio sull'uomo. Si parla molto delle cause e delle conseguenze delle possessioni, dei sintomi, delle cure, e dopo le cure.

Si parla con tanta pietà delle persone soggiogate o vittime del demonio, come è giusto che sia. Taluni scrittori ne descrivono con profondo senso teologico, altri in maniera più diretta, con esempi pratici e storie vere. Personalmente consiglio di leggerli un po' tutti, perchè, anche se fondamentalmente possono sembrare uguali, ciascuno sa cogliere piccoli aspetti che altri non colgono. Questo è anche il motivo per cui ogni esorcista ha un proprio personale modo di operare, nessuno è corretto, nessuno è sbagliato, dipende dalla grazia concessa dal Signore e soprattutto dalla fede con cui si opera, sia da parte dell'esorcista che da parte (e soprattutto) dell'esorcizzato.

Pochi, però, si occupano delle persone che vivono accanto alle persone vittime delle attenzioni del demonio...

Altrettanto difficile è convivere (a vario titolo) con persone possedute. Difficile sia perchè in maniera quasi "naturale" si tende ad assorbire la sofferenza e le negatività della persona, sia perchè si è in continua lotta con se stessi, per il fatto di non sapere, volta per volta, il comportamento giusto da tenere. Difficile perchè le persone che vivono accanto devono essere a loro volta impegnate in una sana vita cristiana: tanto più la loro moralità è integra, tanto più saranno saldi, non subiranno le sofferenze e le negatività e soprattutto la loro preghiera sarà ascoltata. Mi riferisco quindi a mogli, mariti, figli, genitori, che per varie ragioni vivono con le persone ossesse, che inconsapevolmente esercitano azioni sulla stabilità e sulla forza delle persone che sono intorno a loro.

Così, mentre si trovano a sopportare gli sbalzi d'umore, le crisi, le angosce degli ossessi, nello stesso tempo devono trovare la forza di non esserne vittime, ma ti intensificare la preghiera. La preghiera di queste persone è molto efficace! In fondo anche queste persone sono oggetto delle grazie che il Signore elargisce proprio (sembra strano?) attraverso le persone possedute.

Quante persone che prima si erano perse sono tornate sulla retta vita a causa della scoperta che un loro congiunto è stato oggetto delle attenzioni del demonio! E questa è la misteriosa opera con cui il Signore agisce e ci porta alla salvezza!

Come reagisce una persona che scopre che un suo congiunto è vittima del demonio?

All'inizio sorge incredulità. "Ma va, queste cose esistono solo nei film, e poi proprio a te? e per quale motivo?". Non si sorprendano le persone possedute se queste sono le prime reazioni proprio dalle persone che ritengono più vicine, come il marito/moglie, o i genitori. Bisogna avere pazienza, tanta fede, e confidare nell'aiuto del Signore, che ha già iniziato la Sua opera proprio attraverso di voi!

Poi segue paura: "Non avrei mai immaginato che tu avessi queste reazioni, ma come l'hai scoperto? ti ho visto in crisi e ho avuto terrore". Anche qui, bisogna avere fede e , almeno per una volta, è compito della persona posseduta aiutare e pregare la persona che le sta vicino. Pregare tanto, perchè il Signore dia la forza di affrontare questa nuova prova che è stata messa sulla strada della salvezza.

In seguito, stanchezza. Il familiare si stanca di tutto: delle negatività, degli sbalzi d'umore, degli scatti di rabbia della persona posseduta. Poi si stanca dei continui peregrinaggi alla ricerca di esorcisti, delle serate passate in Chiesa a pregare con sacerdoti e carismatici, e infine dell'idea che non sta servendo a niente, che sono tutte cose inutili e la persona non sarà mai liberata. Sono paure che insinua il demonio anche nei familiari, attraverso le sue azioni ordinarie, ovvero le tentazioni. Il demonio ha tutto l'interesse che la persona posseduta venga lasciata sola, che nessuno preghi per lei, specialmente le persone più vicine, e quelle con vincoli di sangue. Ha interesse che nessuno le porti in Chiesa, nessuno le accompagni dagli esorcisti, che vivano lontano dalla fede e dalla preghiera.

E spesso ci riesce. I familiari si arrendono, si allontanano, e senza rendersene conto, si lasciano soggiogare dal demonio facendo ciò che lui vorrebbe che facessero.

BISOGNA PERSEVERARE NELLA PREGHIERA! Chiedere aiuto al Signore, e a Maria Santissima, mettersi sotto il Suo manto, contro il quale il demonio non può nulla! Affidarsi al Suo cuore Immacolato, confidare nel Suo aiuto, ed essere consapevoli che si è oggetto dell'opera di salvezza misteriosa del Signore!

I familiari cerchino di avere una vita irreprensibile, perchè ogni nostra mancanza è occasione per il demonio per ottenere i suoi scopi! Pregare, pregare, pregare! incessantemente, per se stessi e per le persone che sono accanto!

vi dico che, se anche non si alzerà a darglieli per amicizia, si alzerà a dargliene quanti gliene occorrono almeno per la sua insistenza. Ebbene io vi dico: Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chi chiede ottiene, chi cerca trova, e a chi bussa sarà aperto” (Lc. 11,5 seg.).



giovedì 22 marzo 2012

Le nostre "armi"

Nel titolo ho inserito le virgolette alla parola "armi", perchè in realtà non hanno nulla a che vedere con la violenza.

Qui intendiamo solo il mezzo di difesa contro i diversi attacchi del demonio, e mi riferisco agli attacchi ordinari, a cui tutti siamo soggetti (la tentazione) e agli attacchi straordinari (vessazioni, possessioni, ossessioni).
Non sono poi tanto diversi i mezzi di difesa contro attacchi ordinari e straordinari. E spesso solo mezzi che noi quotidianamente abbiamo a disposizione, ma che spesso dimentichiamo di usare.

1) una sana vita cristiana.
Il mondo di oggi, le sue teorie, le sue mode, i suoi costumi, non sempre vanno a braccetto con la purezza del modo di vivere cristiano. Spesso viviamo costantemente nel peccato senza nemmeno che ci facciamo più caso.
Non spetta certo a me porre giudizi, anche perchè i casi andrebbero visti uno per uno, e il Signore considera il nostro comportamento in relazione alle motivazioni che sono dietro, che non significa automaticamente perdonare. Per il perdono è sempre necessario il pentimento.
"Mah, io non penso di vivere nel peccato..." Questa è la nostra prima difesa, il nostro scudo, che spesso lo formiamo con carta velina, una carta che sebbene sia bianca, lascia intravedere ciò che c'è dietro, e soprattutto velocissima a strapparsi o a bruciare, lasciandoci scoperti e senza difesa.
"Sei sposato?"
"No, convivo con la mia ragazza da anni, e abbiamo un figlio. Ci vogliamo bene, e vogliamo bene a nostro figlio".
W l'amore tra due persone e w l'amore per un figlio. Ma la convivenza non è una famiglia, la famiglia è il fondamento dell'amore cristiano, la solida roccia costruita con la benedizione di Dio!
Quindi coloro che convivono, stabilmente, legati da un rapporto affettivo d'amore, non vivono una "sana vita cristiana".

"No, non sono sposato, in realtà sono omosessuale e vivo con il mio ragazzo".
L'omosessualtà non è un peccato, ma viverla sotto l'aspetto e il coinvolgimento fisico è un peccato.  Come la convivenza tra uomo e donna, anche il rapporto omosessuale non costituisce una sana vita cristiana.

"Vivi in pace con tutti?
"beh penso di sì, non ho problemi con le persone... beh forse con quella persona con cui ho avuto un diverbio anni fa e abbiamo deciso di non rivolgerci più la parola, ma niente di importante.."
Vivere in grazia di Dio è impossibile se non si vive in grazia con il nostro prossimo!

"Vai a messa regolarmente? "
"Beh, io credo molto, ma non sono praticante..."
Cosa vuol dire "essere praticante?" Chi è cristiano aderisce e partecipa alla vita della Chiesa, sa dedicare un'ora a settimana per la santa messa, si avvicina alla preghiera costantemente, ringrazia il Signore per ciò che ci dona, prega per i bisognosi e per i defunti.
E' impossibile definirsi credente e non partecipare ai sacramenti! E' come se mi definissi fan di un cantante e poi non conoscere nemmeno una sua canzone!

"Ti accosti al sacramento della confessione?"
"Uff, si, per le feste grosse, ma per il resto preferisco confessarmi direttamente con Gesù nel mio cuore"
Questa non è la confessione! Troppo comodo dire "tanto Gesù sa già i miei peccati".
La confessione, prima di tutto è un sacramento istituito da Cristo, e poi è un grande atto di umiltà nel riconoscersi peccatori davanti al ministro di Dio e proprio tramite lui ricevere il perdono. L'umiltà è la più grande arma contro il demonio, che è l'essere superbo per eccellenza.

"Fai regolarmente la carità?"
"Beh ogni tanto lascio qualche moneta in chiesa o ai ragazzini ai semafori, poi non ho molte possibilità economiche..."
La carità non si riduce al gesto economico, quello lo definirei più elemosina. La carità è un sentimento, un gesto d'amore infinito per il prossimo! Carità è ascoltare una persona in difficoltà, è voler bene a chi ci sta intorno, essere grati a coloro che ci hanno donato tanto, perdonare coloro che ci hanno fatto del male, essere pazienti, miti , puri di cuore! Allontanare da noi la rabbia, l'impulsività, le gelosie e le invidie! Donare a chi non ha, rinunciare al superfluo, essere grati per quelle poche cose che abbiamo e avere la gioia di condividerle.
Ecco la carità, tanto amata da San Paolo!

2) la preghiera
La preghiera è un'arma formidabile contro il demonio, e in primo luogo, il Rosario, questa preghiera così semplice e spesso sottovalutata. Il Rosario è una semplice e incredibile lode a Dio, a Gesù, allo Spirito Santo, attraverso Maria, la nostra Mamma Celeste e la prima nemica del demonio!
Ogni "Ave Maria" è una martellata in testa al demonio, quindi possiamo immaginare quanto effetto benefico abbia su di noi e sulle persone a favore delle quali preghiamo!
Non dimentichiamo mai di pregare, durante tutta la giornata. Non nascondiamoci dietro la scusa banale "non ho tempo"! I momenti in cui possiamo pregare sono tanti e diversi!
E poi, non è importante recitare solo le preghiere che ci hanno insegnato a memoria nel catechismo, bastano poche parole dette con il cuore che sono più efficaci di ogni frase ripetuta a memoria senza capirne il significato!!
Durante la nostra giornata, ogni tanto pensiamo nel nostro cuore: "Gesù perdona i miei peccati, accogli la mia preghiera, difendimi dal maligno". Ecco, abbiamo pregato! quanto ci abbiamo messo? quanti secondi? sono troppi? siamo così impegnati nella vanità della quotidianità che non riusciamo a fermarci pochi secondi?

3) la confessione
Il Sacramento della confessione è potente contro le insidie del maligno. Con la confessione il cristiano si riconosce peccatore, riconosce i propri errori, li pone davanti a sé e chiede che vengano perdonati. E' un grande atto di umiltà, e come già detto, l'umiltà del nostro cuore vince la superbia del demonio!
La Chiesa consiglia di accostarsi al sacramento della confessione almeno una volta al mese e in occasione delle festività di precetto.
Le persone che soffrono gli attacchi straordinari del demonio, dovrebbero accostarsi alla confessione frequentemente, magari una volta a settimana.
E' preferibile scegliere un proprio direttore spirituale che possa così conoscerci bene e ascoltare i nostri peccati fornendoci le giuste linee guida per non incorrere più nel medesimo peccato!

4) la santa messa
La celebrazione del sommo sacrificio è un elemento centrale della vita del buon cristiano. Dovremmo accostarci alla santa messa almeno la domenica e nelle feste di precetto, ma è buona cosa partecipare alla messa anche durate la settimana, se possiamo.
Nella santa messa celebriamo la parola del Signore, e il sacrificio eucaristico della passione, morte e resurrezione di Cristo, i grandi misteri di salvezza che ci hanno permesso di redimerci e di sperare ancora nella vita eterna!

5) le preghiere di guarigione e liberazione
Avremo modo di parlare ancora di queste particolari preghiere, che sono più specifiche e dirette contro gli attacchi del demonio.
Preghiera di guarigione fisica e psichica, perchè non tutte le malattie arrivano da disfuzioni del nostro corpo, ma possono essere anche causate da attacchi di tipo spirituale. Pensiamo al brano del vangelo che narra la storia di una vecchia soggiogata dal demonio e costretta a stare curva con la schiena!
Preghiera di liberazione, ma liberazione da cosa? Liberazione dagli attacchi del demonio in ogni sua forma, dalle tentazioni che non ci abbandonano e non riusciamo a capire il motivo, fino ai casi di possessione diabolica.
Le preghiere di liberazione possono essere recitate liberamente da tutti i cristiani per se stessi e per gli altri. Nei gruppi di preghiera, nelle chiese e nelle riunioni aperte a tutti è sempre preferibile che siano guidate da un sacerdote o da un consacrato.

6) l'esorcismo
L'esorcismo è un sacramentale mediante il quale il Vescovo o un sacerdote espressamente delegato dal proprio vescovo, con l'autorità della Chiesa che deriva da Cristo, impone a uno spirito immondo di lasciare il corpo di una persona posseduta da uno o più spiriti immondi.
Il rituale è espressamente previsto nella forma e nella sostanza, ne parleremo meglio più avanti.
L'esorcismo sulle cose (in particolare sull'acqua, sul sale e sull'olio) può essere esercitato da ogni sacerdote.
martedì 20 marzo 2012

Se il maleficio va a segno

Primo sintomo: l'attacco notturno contro il sonno

La testa viene colpita incessantemente di giorno e di notte. Ma l'attacco fondamentale e più decisivo, per la distruzione della mente (psiche) e di riflesso poi di tutto il corpo, viene inferto nella notte, perché durante la passività del sonno le forze del male possono agire più comodamente.
Strumenti ordinari di tali disturbi sono gli oggetti fatturati che vengono immessi nei cuscini, in modo che il contatto diretto con la testa renda più forte ed efficace la loro radiazione malefica.
I sintomi nei disturbi del sonno sono: difficoltà ad addormentarsi, risvegliarsi presto e non prendere più sonno, avere incubi, sognare cioè cose brutte e angoscianti che si esprimono con forza nella mente generando spavento, come sensazioni di cadere dall'alto, guidare una macchina che non si riesce a controllare, vivere una situazione paurosa dalla quale non c'è via di scampo. È tale la forza di questi incubi che spesso risvegliano il paziente lasciandolo in uno stato di paura e di sconvolgimento.
Questi sintomi possono essere tutti o solo in parte, secondo la costituzione dei vari organismi.
Quel che conta, per capire se sono fatti naturali o no, è quello di guardare alle conseguenze che si riscontrano quando la notte finisce: quando è ora di alzarsi per affrontare gli impegni della giornata, ci si sente più stanchi e sfiniti di quando si è andati a letto. Il sonno non solo non è stato riposante, ma ha creato un senso di sfinitezza generale su tutto il corpo, per cui non ci si vorrebbe alzare. Alzandosi, diventa difficilissimo affrontare e portare avanti i normali impegni che prima si facevano con una certa soddisfazione, poiché ora diventano una ininterrotta tortura.
Perché questo accanimento nella notte?
Nella testa c'è la centralina di tutti i comandi che regolano e ordinano il movimento di tutte le parti del corpo. La funzionalità di questo centro di comando e di controllo è assicurata dal ricambio che avviene durante il periodo del sonno: quando si perde in quantità notevole il sonno, non si ha più la potenza per agire normalmente. Perciò l'attacco sistematico al sonno è il principio di distruzione della vita ed elimina gradualmente nel soggetto colpito la possibilità di ogni resistenza all'azione demolitrice degli spiriti del male. L'attacco all'organo centrale della nostra vita psichica e vegetativa apre la porta al potere di trascinare una persona dove si vuole.

Effetti dei disturbi del sonno.
Quando tutte le notti, senza interruzione si subisce una tale violenza, non è soltanto il fisico a subirne le conseguenze, ma anche e soprattutto la resistenza psichica a crollare, con una catena di conseguenze che non è facile catalogare. Provo tuttavia a fame un elenco:
1) perdita della personalità e della libertà per il proprio comportamento. 
Dopo la devastazione del recupero che un buon sonno dovrebbe offrire, si indebolisce la capacità di controllo e di autonomia, cosicché gli influssi spiritici fanno da padroni.
Così si spiega, per esempio, la completa inversione di tendenza del bravo marito che si sente stranamente attratto dalla donna estranea che ricorre a questi mezzi. Un marito ottimo, sereno e affettuoso, attaccatissimo ai figli, molto legato alla moglie, di colpo non si riconosce più. Non ama più, non vede più i figli, soffre di stare in casa, si chiude in sè stesso, sembra inebetito, non dorme più i suoi sonni tranquilli, tradisce un interno contrasto. È come se una forza invisibile, di cui lui stesso non capisce la provenienza, lo portasse a fare ciò che non vorrebbe.
Bisogna precisare che, in questi casi, una perdita delle capacità di volere non è totale come nell'ossessione diabolica, ma è talmente forte che, se non c'è un carattere consolidato unito a una difesa religiosa, non si è capaci di resistere.
Tanta comprensione e tanta delicatezza verso chi attraversa questi traumi è indispensabile per evitare il peggio;

2) la mente è sconvolta 
Una continua "suggestione mentale" la tiene continuamente in opera di giorno e nelle ore di insonnia della notte. 
Pensieri falsi, interpretazioni distorte, risentimenti, immaginazioni al di fuori di ogni realtà rnartellano la testa per giorni, per mesi, e alla fine riescono a imporre false certezze che al momento opportuno esplodono e diventano dirompenti, con espressioni e comportamenti incomprensibili a chi li recepisce. È un vero martirio che, quando arriva al culmine, scatena atteggiamenti violenti, rabbiosi, asociali soprattutto con i familiari e apre purtroppo la via a ricoveri in reparti di psichiatria o a prescrizioni di forti dosi di psicofarmaci, che in questi casi non risolvono nulla, anzi attenuano la capacità di reagire alle forze del male;

3) questa agitazione mentale 
crea la "deconcentrazione", cioè l'incapacità di fermare la mente per concentrarsi sulle cose da fare. Chi lavora in ufficio non é efficiente e commette pericolosi errori. Il ragazzo che va a scuola non riesce ad applicarsi, la mente fugge continuamente dalle pagine del libro e quel poco che si è letto viene subito cancellato dalla forza dei pensieri inutili che tengono banco. In genere in questi casi i genitori dicono inconsapevolmente che non ha voglia di studiare, ma poi aiutati ad approfondire, riconoscono che il ragazzo non riesce ad applicarsi:

4) la stanchezza mentale 
genera un senso di avvilimento che investe la persona: la rende abitualmente triste, la porta a rinchiudersi sempre più in sè stessa, le crea la sensazione che tutto stia crollando, che ormai non potrà andare più avanti. Nei momenti più acuti, tutto diventa più nero del nero e la catastrofe totale sembra ormai inevitabile. Questo stato a volte diviene l'anticamera del suicidio;

5) la mente così turbata 
porta indirettamente a un altro fenomeno: la ricerca del letto, chiudendosi in camera anche nelle ore del giorno. Oggi il caso di giovani e ragazzi che gradualmente restringono la loro vita a questa forma solo vegetativa, rifuggendo da ogni impegno e dal frequentare la vita sociale, è sempre più frequente, man mano che dilaga maggiormente il ricorso alle forme dell'occulto. in questi casi il letto attira sempre, Perché nel letto o nel cuscino c'è qualcosa di fatturato che richiama la persona, al fine di poter continuare a sprigionare su di lei la sua azione malefica anche nelle ore in cui normalmente non si dovrebbe stare a letto. Chi è soggetto a queste cose deve tener presente la regola che nel letto e nella camera ci deve stare il meno possibile. Deve cercare invece di evadere dalla casa, uscire all'aperto, cambiare ambiente, creare rapporti sociali e di incontro.

Secondo sintomo: gravi disturbi allo stomaco

Degli oggetti fatturati fatti ingerire e che poi rimangono nello stomaco ho già parlato qua e là nelle pagine precedenti, spiegando le tecniche del maleficio e rispondendo alle domande al riguardo.
Qui voglio sottolineare l'importanza fondamentale del fatto. La fattura opera sulla vittima per mezzo di influssi negativi prodotti da oggetti fisici, preparati precedentemente con riti propiziatori nei laboratori dei maghi.
Si comprende facilmente che più l'oggetto fatturato è vicino come distanza e presente come continuità di tempo alla persona, più è efficace l'azione malefica.
Quindi gli oggetti possono essere messi nella casa o nei dintorni immediati di casa, nel laboratorio o nell'ufficio, dentro l'auto, nei cuscini.
Ma in ogni caso dato che la gente si muove, il contatto con queste cose viene continuamente interrotto e a volte per tempi lunghi: in ufficio non ci si sta sempre, nella casa o nell'auto neppure, sul cuscino la testa ci riposa solo nelle ore della notte.
La carica più efficace è quindi quella di piazzare il fatturato all'interno del corpo stesso: così, più che vicino, è al di dentro e la continuità non si interrompe mai neppure per qualche minuto. L'oggetto può essere di minuscole proporzioni, sia di materia solida che liquida e non è difficile creare occasioni per cui una persona possa mangiare o bere qualcosa preparato allo scopo.
Una persona che faceva "manovalanza" per un mago, poi convertitasi, mi ha raccontato di una delle pratiche che ha visto fare in laboratorio.
Dalla donna che voleva ottenere un legame d'amore con un uomo, si faceva portare il sangue delle mestruazioni.
Lo essiccava e lo fatturava, quindi lo scioglieva in acqua e il liquido veniva iniettato con la siringa dentro i cioccolatini che all'interno hanno la parte molle o contengono liquori; poi in qualche modo finivano per essere offerti all'uomo.
Questa testimonianza è sicura.
Se però non trovano un modo naturale di farli abboccare all'amo, agiscono in modo preternaturale per mezzo di spiriti come ordinariamente fanno con la roba che si trova dentro i cuscini.

L'oggetto nello stomaco agisce ininterrottamente ventiquattro ore su ventiquattro, i sintomi che possono svelarne la presenza sono principalmente:
- difficile digestione , senso di pieno allo stomaco per cui si pensa di non dover mangiare, a volte anche difficoltà o ripugnanza a ingerire cibi (anoressia), dolori e pesantezza, conati di vomito ripetuti e anche violenti a seguito dei quali spesso non esce niente, se non un po' di saliva, altre volte escono cose strane: questo è segno positivo di liberazione;
- riflessi negativi sul funzionamento dell'intestino provocati dall'azione devastante sulla digestione;
- un sintomo particolare, che può sembrare un pò strano, è un' ondata di angoscia che parte dallo sterno e sale fino alla gola e alla testa. 
Sono molti i pazienti che avvertono come i momenti dì pessimismo più nero, che generano attimi di supremo sconforto, abbiano origine Proprio da qualcosa che parte dallo stomaco e arriva alla testa per via esterna.

In questi casi oltre all'uso di bere acqua santa e di condire i cibi con olio e sale benedetti, giovano anche il mangiare poco e con frequenza e l'uso moderato di farmaci che aiutano la digestione.
Ritorna sempre la domanda di come sia possibile, nel continuo passare del cibo nello stomaco, che queste piccole particelle malefiche rimangano per anni e anni ferme nello stomaco. 
Un film sulle apparizioni di Lourdes, che ha avuto un gran successo qualche anno fa, si apriva con la solenne affermazione: "Per coloro che credono tutto è possibile, per coloro che non credono nessuna spiegazione è sufficiente"

Cosi è: per chi crede a queste cose, anche per questo fatto è possibile una spiegazione. Se si pensa che queste particelle di cibo ingerite sprigionano potenzialità negative ininterrottamente ventiquattro ore su ventiquattro, come si è detto, si può anche comprendere che parte di questa energia venga utilizzata perché il materiale resti posizionato là dove si trova, mentre l'altro cibo, finita la digestione, passa all'intestino.
Quando l'azione potente della presenza dello Spirito Santo, nella vita del credente che fa un sincero cammino di fede, ridurrà gradualmente la potenza malefica di queste particelle, esse non avranno più neppure la forza per rimanere nello stomaco e usciranno per via intestinale come gli altri cibi.
Il mondo dell'occulto è come l'elettronica: chi non ne conosce i punti base come i bit, i chips, gli input, non potrà mai spiegarsi la multiforme operatività di aggeggi così piccoli.
Il mondo dell'occulto ha alcune realtà fondamentali; una volta comprese e accettate, si spiega tutto.
Per coloro che invece negano tutto a priori e in blocco, con la frasetta degna delle intelligenze più elevate: "Ma che sono queste cretinate!", nessuna spiegazione è sufficiente. pastori della chiesa e laicisti illuminati, copritevi sempre dietro tale espressione: la beatitudine accordata agli ignoranti sarà sempre con voi. "

Terzo sintomo: avversione al sacro
"Una volta accettato il principio esposto sopra, che soltanto una barriera religiosa può contrastare il filale con tutte le sue svariate manifestazioni, resta evidente che Satana farà del tutto perché la persona che vuoi colpire si allontani gradualmente da ogni pratica religiosa, sia individuale che collettiva.
Questo è il terzo dei tre segni fondamentali per giudicare se si è colpiti da azioni malefiche; è di grande importanza perché fa comprendere più a fondo come la reale via di liberazione non passa attraverso iniziative esterne alla persona, ricercate negli operatori della magia o anche nei ministri della chiesa. Cercare affannosamente una mano santa, che dall'esterno tolga questo male, è normalmente l'impegno principale di chi si sente colpito da fenomeni preternaturali.
Ho letto da un esposto esteso da un esorcista francese, che il fatto che lo aveva maggiormente sorpreso era che, tra le tante persone che aveva ricevuto, non ce n'era stata una sola che fosse arrivata da lui col pensiero di dover fare lei stessa qualcosa per essere liberata. Tutti avevano la Precisa sensazione che dovevano trovare qualcuno che avesse il potere di spazzare via il male allo stesso modo con cui il dentista strappa via il dente malato.
È così anche in Italia.
È importante perciò che in presenza di questi disturbi, il paziente scopra che ha subito una sottile ma sistematica difficoltà nell'incontro con Dio.
Comincerà allora a rendersi conto che soltanto con un graduale ritorno alla pratica religiosa potrà raggiungere la liberazione.
"Da quanto tempo hai incominciato ad avvertire questi fenomeni strani?"
"Da quanto tempo hai incominciato a distaccarti dalla pratica religiosa?"

Sono queste le due domande che rivolgo successivamente alle persone con cui tratto, per aiutarle a convincersi di questa realtà. Cercando di ricostruire l'inizio dei mali e quello del distacco dalla religione, scoprono con sorpresa che coincidono e comprendono il significato di questa coincidenza. Capire poi che la ripresa della vita religiosa sia la via migliore per difendersi, scaturisce come conseguenza logica.

Esaminiamo ora nei particolari i principali aspetti dell'avversione al sacro:
- distacco graduale per chi in qualche modo è praticante. Si incomincia spesso con pensieri. vaghi sulla fede: forse non è vero niente, se Dio ci fosse perché c'è tanto male, a che serve pregare e andare in chiesa...
- mille motivi si sommano gradualmente per non far trovare più il tempo per pregare personalmente o per andare in chiesa;
- come ci sì mette a pregare, la testa parte. Si stabilisce, per esempio, alla sera, prima di andare a letto, di recitare alcune preghiere tra le più comuni. Si inizia, ma dopo un po' ci si accorge che la mente se ne è andata altrove, le preghiere stabilite non sono state dette perché, come un colpo di spugna porta via lo scritto dalla lavagna, così qualcosa di invisibile ha cancellato il programma fissato;
- disagio a stare in chiesa e a partecipare comunque a preghiere comunitarie. Dato che la preghiera fatta insieme ad altri è sempre più efficace, è anche perciò la più ostacolata. Stando insieme in chiesa per le celebrazioni liturgiche si possono sentire sensazioni di stanchezza, di nausea, di confusione mentale, di svenimento.

Sentiamo spesso dire ai paziente: "Io in chiesa non propriamente è che non ci vado, ma non mi sento di stare con gli altri, preferisco perciò intrattenermi un po' quando non c'è nessuno".
-La stessa difficoltà si trova per le partecipazioni alle preghiere nei gruppi ecclesiali, La prima volta che le persone vengono da me, se avverto che c'è veramente qualcosa di malefico, chiedo loro l'impegno a partecipare a qualcuna delle diverse riunioni di preghiera che facciamo per queste situazioni, come esporrò più avanti.

L'adesione in genere c'è, ed è anche sincera, in vista di una possibile guarigione. Ma le metto subito in guardia, specialmente quando il caso ha una certa gravità: "Stai attento che da solo, almeno le prime volte, non ce la farai a venire; perciò accordati con qualche persona di famiglia o qualche conoscente per venire insieme".
Anche il rapporto con il sacerdote esorcista non è bene che sia tenuto completamente segreto; senza l'aiuto di qualche familiare o di qualche persona amica, il cammino per un avvicinamento maggiore a Dio sarà stroncato da Satana fin dall'inizio, in mille maniere diverse.
Sono quattro i sintomi principali che disturbano la preghiera in questi casi: la mente non riesce a concentrarsi per via di continue distrazioni, una strana voglia di sbadigliare senza interruzione, il bisogno dì ridere, di ridere tanto, una sonnolenza profonda che non si riesce a vincere.
Una volta cercavo di liberare con l'esorcismo una signora colpita da un maleficio. Nonostante fosse molto religiosa, seria e tanto desiderosa di guarigione, non riusciva a trattenersi dal ridermi forte in faccia e se ne scusava con me provando tanta angoscia. Ma noi che siamo del mestiere sappiamo, anche attraverso gli indemoniati, che quello di riderci in faccia è uno degli atteggiamenti più comuni degli spiriti del male. Testoni proprio questi diavoli! Nonostante tutte le legnate che hanno ricevuto in duemila anni da ministri del Signore Gesù, non hanno ancora imparato il proverbio che dice: "Ride bene chi ride per ultimo".

(don Raoul Salvucci)

Il maleficio

Maleficio è fare del male per mezzo del demonio, quindi io lo ritengo un termine generico. Non è come alcuni dicono scrivono, sinonimo di fattura etc.. le altre sono forme di maleficio. Il maleficio può essere fatto in tanti modi diversi, ecco che abbiamo, la maledizione, il malocchio, la fattura, la legatura, il vodoo, la macumba, sono tutte forme diverse di malefici.

Essendo il maleficio la forma più comune di male malefico, aggiungo qualche concetto che la pratica mi ha insegnato. A secondo dello scopo che il maleficio si prefigge acquista varie denominazioni: di divisione, di innamoramento, di malattia, di distruzione, di divisione.

Un maleficio di divisione può esser fatto allo scopo di dividere due sposi, due fidanzati, due amici, con lo scopo di separare, di creare inimicizie, dissidi, litigi, mali con gli amici ed i parenti.

Può essere un maleficio di innamoramento se è fatto in modo tale che due si innamorino e si sposino. Oppure nel caso di una ragazza che si innamora del ragazzo della migliore amica. Varie volte mi è capitato di sentire ragazze che mi hanno detto: " La mia migliore amica mi ha soffiato il fidanzato". Idem di giovani che hanno detto "il mio amico migliore mi ha soffiato la fidanzata" anche questo può avvenire attraverso forme di maleficio Quindi l'innamoramento o il disinnamoramento. Altri malefici sono fatti per creare malattie, ossia per creare nella persona malattie o meglio forme che all'apparenza sembrano malattie, ma di fatto non lo sono. Il demonio fa di tutto per stare nascosto e molte volte simula la sua presenza con sintomi identici a malattie comuni. Abbiamo un esempio tipico anche nel Vangelo. Quel giovane ai piedi del Tabor, sicuramente indemoniato, che i nove apostoli non riescono a liberare, eppure aveva degli atteggiamenti che lo facevano sembrare un epilettico, tanto che alcuni evangelisti lo chiamano epilettico. Dava sintomi di epilessia, ma non era epilessia. E quando il padre parla con Gesù: "Certe volte tenta di buttarlo nel fuoco, tenta di buttarlo nell'acqua", sono quei tentativi di suicidio che il demonio da. Ma erano tentativi veri e propri causati dal demonio, altri sono per la distruzione. I cosidetti malefici a morte, per la distruzione. Basta che una persona si metta sotto la protezione della Chiesa, ossia basta che incominci a ricevere benedizioni di liberazione o esorcismi, che incominci a pregare, a ricevere i sacramenti se ci si era allontanati perché è impossibile che quesit malefici abbiano effetto.

I cosiddetti malefici a morte non raggiungono lo scopo, ma provocano sempre tentativi di suicidio, da cui ci si salva, magari in estremis, ma tentativi vengono fatti, vengono operati. Pessimi poi quei malefici fatti su intere famiglie, su interi gruppi familiari (parenti), veramente gravi, veramente difficili da ottenere la liberazione. Casi così gravi che tante volte lo stesso esorcista, si affatica, si affatica invano, senza ottenere dei risultati, se non a lunghissima scadenza. Ottenendo però presto dei risultati che ci fanno capire perché il Signore non intervenga ad impedire. Non è Lui a causarli, ma può non intervenire perché queste persone tornano a pregare, a frequentare la messa, ritornano ai sacramenti e si ottengono grandi benedici spirituali.

Il Vecchio Rituale, che aveva 21 norme, al numero 8 mette in guardia affinché la persona maleficata (veramente o presumibilmente), non si rechi da maghi, falsi carismatici etc.

La compianta Cecilia Gattotrocchi, dopo 4 annidi studio era arrivata a concludere con documentazione scientifica che in Italia sono 13 milioni gli italiani che frequentano i cartomanti, i falsi carismatici che sono immensamente più numerosi degli esorcisti e degli stessi sacerdoti. La prima raccomandazione è che non si ricorra a nessuna forma di queste superstizioni, o di vie illecite; le vie facili delle superstizioni. Il piattino pieno d'acqua con le gocce d'olio che si versano nel piattino, l'acqua col sale, eccetera, forme che dovrebbero immediatamente ottenere la guarigione dai disturbi. E' facile cadere in questi errori. I maghi sono molti, mentre gli esorcisti sono pochissimi. L'ammonimento particolarmente importante è perché la ricorrenza ricorrere ai maghi, santoni è vecchia come il mondo, perché da sempre, da Adamo ed Eva in poi il demonio ha iniziato la sua azione, ed anche la sua azione di malefici. Per cui anche nelle popolazioni più antiche, più arretrate, noi troviamo la lotta contro spiriti maligni, magari ricorrendo agli stregoni. Ogni tribù ha il suo stregone. E questa ricorrenza a maghi e stregoni non è stata minimamente cancellata dal progresso scientifico, sociale, culturale!


Se ti rivolgi ad una di queste persone il minimo che ti possono dire è "ti hanno fatto una fattura" sennò come fanno a spillarti dei quattrini. Aggiungo che spesso i malefici anche veri e propri non raggiungono i loro scopi per vari motivi, perché Dio non lo permette. E' sempre Dio che regola le cose e che mette i limiti e che permette o non permette secondo la Sua volontà, oppure perché la persona è ben protetta da una vita di preghiera da una vita di unione con Dio. Oppure perché molto fattucchieri sono inabili quando sono, ed è il caso della grande maggioranza, oltre il 90% dei casi, dei semplici imbroglioni che hanno solo la capacità di svuotare i portafogli. Poi il demonio è un mentitore "menzognero fin dal principio" lo bolla la Sacra Scrittura, e inganna i suoi stessi seguaci, tratta malissimo, anche i suoi consacrati e i suoi sacerdoti. Non crediate che siano trattati bene dal demonio. Il demonio non tratta bene nessuno.

Sarebbe un grave errore vivere nel terrore di ricevere dei malefici, mai la Bibbia ci dice di temere il demonio e i mali che da esso derivano. Si, ci dice, di essere vigilanti, questo si, ma mai di avere paura. Di resistergli e lui fuggirà da noi. Ci dice, San Pietro di essere vigilanti contro i suoi assalti, stando saldi nella fede.
Abbiamo la grazia di Cristo che ha sconfitto satana con la sua croce. Abbiamo l'intercessione di Maria Santissima, nemica di satana fin dall'inizio. Resa da Dio nemica dei diavoli: "Porrò inimicizia tra te e la donna". Abbiamo gli angeli i santi, le anime del purgatorio che pregano per noi. Soprattutto abbiamo il sigillo della Trinità che ci è stato imposto nel Battesimo.

(p. Gabriele Amorth)
lunedì 19 marzo 2012

Le azioni del demonio

Danni di natura fisica causati dal demonio 

Il Vangelo parla spesso dell'opera del diavolo su alcune persone : normalmente essa si distingue in : possessione , vessazione. Per la possessione il diavolo rende suo strumento la persona umana agendo e/o parlando attraverso di essa, è il caso dell'indemoniato di Gerasa di cui parla ampiamente il vangelo di s. Marco.

Marco 5:1 Intanto giunsero all'altra riva del mare, nella regione dei Gerasèni.
Marco 5:2 Come scese dalla barca, gli venne incontro dai sepolcri un uomo posseduto da uno spirito immondo.
Marco 5:3 Egli aveva la sua dimora nei sepolcri e nessuno più riusciva a tenerlo legato neanche con catene,
Marco 5:4 perché più volte era stato legato con ceppi e catene, ma aveva sempre spezzato le catene e infranto i ceppi, e nessuno più riusciva a domarlo.
Marco 5:5 Continuamente, notte e giorno, tra i sepolcri e sui monti, gridava e si percuoteva con pietre.
Marco 5:6 Visto Gesù da lontano, accorse, gli si gettò ai piedi,
Marco 5:7 e urlando a gran voce disse: «Che hai tu in comune con me, Gesù, Figlio del Dio altissimo? Ti scongiuro, in nome di Dio, non tormentarmi!».
Marco 5:8 Gli diceva infatti: «Esci, spirito immondo, da quest'uomo!».
Marco 5:9 E gli domandò: «Come ti chiami?». «Mi chiamo Legione, gli rispose, perché siamo in molti».
Marco 5:10 E prese a scongiurarlo con insistenza perché non lo cacciasse fuori da quella regione.
Marco 5:11 Ora c'era là, sul monte, un numeroso branco di porci al pascolo.
Marco 5:12 E gli spiriti lo scongiurarono: «Mandaci da quei porci, perché entriamo in essi».
Marco 5:13 Glielo permise. E gli spiriti immondi uscirono ed entrarono nei porci e il branco si precipitò dal burrone nel mare; erano circa duemila e affogarono uno dopo l'altro nel mare.
Marco 5:14 I mandriani allora fuggirono, portarono la notizia in città e nella campagna e la gente si mosse a vedere che cosa fosse accaduto.
Marco 5:15 Giunti che furono da Gesù, videro l'indemoniato seduto, vestito e sano di mente, lui che era stato posseduto dalla Legione, ed ebbero paura.
Marco 5:16 Quelli che avevano visto tutto, spiegarono loro che cosa era accaduto all'indemoniato e il fatto dei porci.
Marco 5:17 Ed essi si misero a pregarlo di andarsene dal loro territorio.
Marco 5:18 Mentre risaliva nella barca, colui che era stato indemoniato lo pregava di permettergli di stare con lui.
Marco 5:19 Non glielo permise, ma gli disse: «Va' nella tua casa, dai tuoi, annunzia loro ciò che il Signore ti ha fatto e la misericordia che ti ha usato».
Marco 5:20 Egli se ne andò e si mise a proclamare per la Decàpoli ciò che Gesù gli aveva fatto, e tutti ne erano meravigliati. 

Questo testo, come si può vedere contiene anche la testimonianza di una azione del diavolo su degli animali, appunto sui porci che , spinti dal diavolo annegano ; accanto alla azione sulle persone il demonio può operare anche contro le cose o gli animali sempre però per danneggiare le persone e spingerle al peccato. Cristo Signore, come si vede, permette tale azione satanica sempre però per il bene delle persone. 
Un altro episodio eclatante che il Vangelo narra di possessione appare quella del ragazzo "epilettico" di cui racconta s. Marco:

Marco 9:17 Gli rispose uno della folla: «Maestro, ho portato da te mio figlio, posseduto da uno spirito muto.
Marco 9:18 Quando lo afferra, lo getta al suolo ed egli schiuma, digrigna i denti e si irrigidisce. Ho detto ai tuoi discepoli di scacciarlo, ma non ci sono riusciti».
Marco 9:19 Egli allora in risposta, disse loro: «O generazione incredula! Fino a quando starò con voi? Fino a quando dovrò sopportarvi? Portatelo da me».
Marco 9:20 E glielo portarono. Alla vista di Gesù lo spirito scosse con convulsioni il ragazzo ed egli, caduto a terra, si rotolava spumando.
Marco 9:21 Gesù interrogò il padre: «Da quanto tempo gli accade questo?». Ed egli rispose: «Dall'infanzia;
Marco 9:22 anzi, spesso lo ha buttato persino nel fuoco e nell'acqua per ucciderlo. Ma se tu puoi qualcosa, abbi pietà di noi e aiutaci».
Marco 9:23 Gesù gli disse: «Se tu puoi! Tutto è possibile per chi crede».
Marco 9:24 Il padre del fanciullo rispose ad alta voce: «Credo, aiutami nella mia incredulità».
Marco 9:25 Allora Gesù, vedendo accorrere la folla, minacciò lo spirito immondo dicendo: «Spirito muto e sordo, io te l'ordino, esci da lui e non vi rientrare più».
Marco 9:26 E gridando e scuotendolo fortemente, se ne uscì. E il fanciullo diventò come morto, sicché molti dicevano: «È morto».
Marco 9:27 Ma Gesù, presolo per mano, lo sollevò ed egli si alzò in piedi.
Marco 9:28 Entrò poi in una casa e i discepoli gli chiesero in privato: «Perché noi non abbiamo potuto scacciarlo?».
Marco 9:29 Ed egli disse loro: «Questa specie di demòni non si può scacciare in alcun modo, se non con la preghiera». 
Per quanto attiene invece alle vessazioni possiamo dire quanto segue . Il Vangelo parla con chiarezza di tali vessazioni allorché riferisce di malattie che il demonio causava in certe persone, guarite e lierate, poi, da Gesù. Si pensi a questo caso

Luca 13:10 Una volta stava insegnando in una sinagoga il giorno di sabato.
Luca 13:11 C'era là una donna che aveva da diciotto anni uno spirito che la teneva inferma; era curva e non poteva drizzarsi in nessun modo.
Luca 13:12 Gesù la vide, la chiamò a sé e le disse: «Donna, sei libera dalla tua infermità»,
Luca 13:13 e le impose le mani. Subito quella si raddrizzò e glorificava Dio.

Esorcisti del calibro di mons. Gemma, p. Ernetti parlano di queste vessazioni che possono riguardare il lavoro, i rapporti con altre persone, altre volte tali vessazioni consistono in fastidiosi fenomeni strani che si verificano in casa: in particolare rumori terribili e misteriosi. 
In una nota della Conferenza Episcopale Toscana troviamo scritto a riguardo

" Restando fermi nella convinzione di fede che il diavolo non ha potere sulla salvezza eterna dell'uomo se quest'ultimo non glielo permette, non possiamo considerare che la libertà (in particolare modo la libertà in stato di peccato) sia onnipotente di fronte alle insidie del diavolo. Quanto più una persona partecipa a simili pratiche tanto più si trova debole e indifesa. In questo senso si può supporre che gli aderenti a sette sataniche rischino di diventare più facilmente preda di realtà come la «fattura», il «malocchio», le «vessazioni diaboliche» e le «possessioni demoniache». Sia nella fattura che nel malocchio, infatti, non possiamo escludere una qualche partecipazione del gesto malefico al mondo del demoniaco, e viceversa (cfr. Conferenza Episcopale Toscana, «A proposito di magia e demonologia. Nota pastorale», 1 giugno 1994, n. 13).

Di natura diversa sono le azioni straordinarie di Satana contro l'uomo, permesse da Dio per ragioni solo da Lui conosciute. Fra queste possiamo citare: disturbi fisici o esterni (basta ricordare la testimonianza della vita di tanti santi), o infestazioni locali su case, oggetti o animali; ossessioni personali, che gettano il soggetto in stati di disperazione; vessazioni diaboliche, corrispondenti a disturbi e malattie che arrivano a far perdere la conoscenza e a far compiere azioni o pronunciare parole di odio a Dio, a Gesù e al suo Vangelo, alla Vergine e ai santi; e, infine, la possessione diabolica, che è la situazione più grave, giacché, in questo caso, il diavolo prende possesso del corpo di un individuo e lo mette a suo servizio senza che la vittima possa resistere (cfr. Conferenza Episcopale Toscana, op. cit., n. 14). "

S. Tommaso d'Aquino eccelso Dottore della s. Chiesa parla con estrema profondità nelle sue opere di queste azioni diaboliche con cui il diavolo arreca danni alle persone, in particolare egli parla anche dei cosiddetti malefici, cioè di opere di magia con cui viene veicolata a noi l'opera cattiva e dannosa del diavolo. Nel caso del maleficio gli uomini che lo fanno si rendono intermediari di satana in particolare per danneggiare qualcuno. Di questa azione malefica in cui l'uomo si fa intermediario di satana ne parlano molti esorcismi, in particolare il famoso vescovo esorcista mons. Andrea Gemma, il quale nel suo libro "Io vescovo esorcista" afferma precisamente l'esistenza di tali malefici. L'esistenza di tale intermediazione può essere considerata come accettata anche dal Magistero Supremo della Chiesa, in certo modo, in particolare se si vede la bolla di Innocenzo VIII datata 9-12-1444. Tale intermediazione dell'uomo rispetto all'azione di satana, si noti bene, non esce fuori dal Mistero della Provvidenza Divina, come infatti la Provvidenza permette per il nostro bene che altri pecchino o ci spingano al peccato può permettere che altri uomini si uniscano al diavolo per danneggiarci fisicamente, Dio, mentre permette tali malefici , ci dona la forza per sopportare le sofferenze che da essi sono scausate o addirittura ci dona la forza per impedire chetali sofferenze ci raggiungano. 
Su questo tema è estremamente interessante il testo di presentazione del nuovo rituale per gli esorcismi, che sono le preghiere attraverso cui in particolare la Chiesa Santa Cattolica, e quindi Cristo attraverso essa, realizza la liberazione degli uomini dall'azione del demonio: liberazione dai malefici, dalle vessazioni e dalle possessioni . 

Danni del demonio su corpi e oggetti

Con questo termine si fa riferimento alle fenomenologie di azioni visibili o percepibili , operate da Satana in particolari condizioni e circostanze. Queste si dividono in : disturbi esterni , possessioni diaboliche , vessazioni diaboliche , ossessioni diaboliche, infestazioni diaboliche e soggezioni diaboliche.

Disturbi esterni (sofferenze fisiche causate da Satana)

In questi casi il demonio non agisce internamente ma rimane all'esterno della persona e pertanto non sono necessarie preghiere di esorcismo. Il fenomeno presente nelle biografie di numerosi Santi mistici (San Giovanni della Croce, San Giovanni Vianney, Padre Pio da Pietrelcina, Santa Gemma Galgani) consiste in battiture, percosse, cadute di oggetti... ecc...

Possessioni diaboliche

La possessione è decisamente la forma più complessa e grave nella quale si possa espletare l'azione straordinaria del demonio. Comporta la permanenza continua del demonio in un corpo umano, pur essendo la manifestazione malefica dello stesso limitata a determinati momenti di "crisi". In questo caso non è detto che i disturbi dovuti alla possessione siano continui: infatti il posseduto perde il controllo di sé solamente durante quelle che potremmo definire delle "crisi" da possessione, nelle quali il Male (il demonio) agisce per mezzo del pieno controllo del corpo, delle capacità intellettive, mentali ed affettive, nonché volitive della persona posseduta. 
Le manifestazioni straordinarie del demonio nella persona posseduta sono numerosissime, tutte scientificamente insiepgabili, e pertanto possono costituire un criterio per il discernimento di una vera possessione: il posseduto naturalmente denota una spiccata avversione al sacro, inoltre, può parlare lingue a sconosciute, può parlare al contrario, può rimettere dalla bocca oggetti solidi impensabili all'interno del corpo umano (bambole e pupazzi vari, chiodi, pugnali, trecce e capelli, etc.), può manifestare una forza bruta (spazzare catene di ferro),può scoprire cose nascoste e leggere nel pensiero, può levitare, e via dicendo...

Vessazioni diaboliche

Si tratta di forme di disturbi saltuari, che possono colpire il singolo o interi gruppi di persone; alla lunga possono tramutarsi in possessione. L'individuo a volte perde la coscienza, si comporta o parla in maniera anormale. 
Le tipologie di disturbi sono le più svariate: si va dai disturbi dell'umore (arrabbiature improvvise ed immotivate..) a quelli degli affetti, nei rapporti con gli altri, a problemi sul lavoro, disfunzioni nella sfera sentimentale, tendenze ad isolarsi, fino a manie suicide...

Ossessioni diaboliche

La persona afflitta da un male di questo tipo ha insensati pensieri ossessivi, ma non riesce a liberarsene. Ha l'anima combattuta. La sua volontà è libera ma oppressa in gran parte da pensieri costringenti e ossessionanti. Si tratta di una serie d'inaspettati assalti che si ripetono in un lungo intervallo del tempo. L'individuo vive continuamente uno stato d'esaurimento, di disperazione, di depressione e di permanenti tentazioni di suicidio. Questi fatti ne condizionano regolarmente i sogni. Solitamente la gente ritiene che questi fenomeni appartengono al settore della psichiatria. Assolutamente comprensibile! Dobbiamo dire, però, che in alcuni casi né l'adoperarsi di uno psichiatra e né l'aiuto di un medico possono fare qualcosa, il che deve far pensare ad un'azione del Diavolo e alla sua presenza. La scienza qui è impotente. Intendere e distinguere adeguatamente lo può solamente, con la misericordia di Dio, un sacerdote che nella sua attività collabori e preghi intensivamente.

Infestazioni diaboliche

Si intendono disturbi che si manifestano in alcuni posti (case, uffici, negozi, coltivazioni...) o su diversi oggetti (letti, cuscini, bambole, automobili ... e non ultimi animali). Nei propri scritti, Origene dice che in questi casi all'inizio del Cristianesimo si facevano esorcismi.

(don Tullio Rotondo) 
sabato 17 marzo 2012

Chi Diavolo sei? - 2

San Tommaso d'Aquino ha dichiarato che il peccato angelico è stato quello di superbia, precisando che non si tratta del desiderio di essere uguale a Dio;  ma piuttosto della deliberazione di non sottostare alla volontà superiore di Dio, volendo l’angelo essere la regola di se stesso, il che compete unicamente a Dio. Oppure egli ha desiderato di essere simile a Dio, nel senso di portare in sé la somiglianza divina, però lo ha desiderato non secondo l’ordine stabilito da Dio per mezzo della grazia, ma con le forze della propria natura. In altre parole l’angelo non ha accettato di accogliere il dono divino della beatitudine soprannaturale, ma ha voluto ottenerlo da se stesso. E questo è un vero peccato di superbia. Alla superbia segue l’invidia che consiste nel considerare il bene dell’altro un impedimento del proprio bene. Per questo il diavolo è invidioso della beatitudine umana e della perfezione divina. È possibile afferma Tommaso che l’angelo abbia peccato nel primo istante della creazione, per un atto disordinato del libero arbitrio, poiché quando una cosa comincia ad esistere, contemporaneamente inizia la sua possibilità di agire. Ora, se l’angelo avesse agito male dal primo momento della sua esistenza, ciò significherebbe che tale azione cattiva è stata causata da Dio. Ma Dio, che ha creato gli angeli non può essere causa del peccato. Bisogna ammettere perciò che l’angelo ha peccato dopo il primo istante della sua creazione. Tommaso è del parere che il primo a peccare fu l’angelo superiore a tutti, poiché ha peccato di superbia e chi è più perfetto è più portato a rendersi autonomo e indipendente dagli altri, anche del più grande di lui. Lucifero , il più bello degli angeli è stato causa del peccato degli altri, non per costrizione, ma per persuasione.

Tommaso afferma poi che gli angeli caduti sono meno numerosi di quelli rimasti fedeli, perché il peccato è contro l’inclinazione naturale. I demoni non hanno corpi naturali ma sono del tutto incorpori anche se possono assumere, come gli angeli,  in qualche circostanza un corpo per essere visti dagli uomini. Tommaso è il primo autore cristiano che in maniera esplicita e radicale afferma la piena spiritualità dei demoni, nel senso che la loro natura non è mista con elementi di ordine naturale neanche di materia leggera o sottile. Questa novità non venne facilmente accolta, perché poteva prestarsi a errate interpretazioni, quasi che i demoni quali enti puramente spirituale fossero esseri divini, come hanno inteso gli avverroisti. Per tale ragione essa fu contrastata da altri maestri, quali Bonaventura e Scoto, e non accettata subito dall’autorità ecclesiastica anche, se in seguito divenne patrimonio comune a tutta l’ideologia. La concezione della spiritualità dei demoni consente a Tommaso di liberare la demonologia dall’influsso del pensiero platonico che poneva i demoni tra gli esseri intermedi della sfera celeste e quella terrena. Per Tommaso essi sono esseri spirituali, i quali vivono e agiscono secondo le caratteristiche specifiche dello spirito: conoscere, volere ed essere liberi.

La prima pena, che i demoni hanno dovuto subire, dopo il peccato, riguarda l’ottenebramento e la diminuzione dell’intelletto, non a livello della capacità naturali, che sono rimaste illese, ma nella possibilità di conoscere verità superiori del mistero divino. Quanto a queste verità gli angeli cattivi, per la loro disordinata e orgogliosa volontà, possono avere false opinioni, in quanto esibiscono presuntuosamente il loro intelletto per giudicare alcune cose eccedono la loro natura. Anche la  volontà angelica, dopo al peccato, ha subito un deterioramento: i demoni sono ostinati nel male in modo definitivo e stabile, senza possibilità di ritornare al bene. Tommaso precisa che,  per i demoni, non si può parlare di dolore in senso sensibile o passionale, poiché essi non possiedono sensi né passioni. Il loro dolore non è altro che la rinuncia della volontà a molte cose che vorrebbe ottenere o ad altre che vorrebbe rifiutare, come nel caso in cui i demoni vogliono che gli uomini si dannino, mentre si salvano. La loro sofferenza sta precisamente in tutto ciò che si oppone alla loro volontà e non può essere vinto.  Il tormento dei demoni è il fuoco che li tiene legati a sé come se fossero prigionieri.

Tommaso parla poi di una gerarchia dei demoni, perché il grado ove erano posti secondo la natura non è stato distrutto dal peccato. Da ciò deriva l’influsso o l’azione di un demone sull’altro secondo il loro ordine naturale, influsso però non secondo la verità di Dio, ma sempre nella perversità. In particolare va ritenuto che gli angeli buoni, in quanto più vicini alla perfezione divina, abbiano potere sui demoni e li governino. I demoni sono in lotta contro gli uomini a causa della loro invidia e malizia, ma anche con il permesso di Dio. Le tentazioni rientrano dunque nel piano sapiente di Dio. Egli precisa anche che non tutti i peccati sono causati direttamente dal diavolo, poiché l’uomo possiede il libero arbitrio con cui dominare le sue passioni. Il diavolo agisce solo esteriormente attraverso i sensi dell’immaginazione, ma non può giungere nell’intimo dell’anima, come invece fanno la grazia divina e lo Spirito Santo.

Per quanto riguarda la conoscenza delle cose future, Tommaso dice che solo Dio conosce ciò che dovrà accadere; il demonio quindi non può sapere l’accadere degli eventi futuri, né conoscere direttamente i pensieri del cuore umano. Per cui i pensieri intimi e le movenze della volontà restano irraggiungibili ai demoni e a qualunque altro, ma aperti solo a Dio e all’uomo stesso che li vuole. I demoni possiedono però una potenza superiore alle semplici capacità umane, in quanto sono capaci di arti magiche che possono illudere i sensi umani. Tommaso , in riferimento alla filosofia platonica e alle concezioni dello Pseudo-Dionigi, afferma che il male non esiste, non è una sostanza reale, ma è semplicemente la privazione di un qualche bene particolare. Tutto ciò che esiste è buono; il male dunque corrisponde a ciò che non esiste, in quanto è il contrario del bene. Tutti gli enti desiderano il bello e il buono;tutto quello che fanno, lo fanno per il bene o perlomeno per ciò che loro sembra buono. Nessun esistente desidera il male per se stesso; anche quando di fatto compie azioni cattive, ha di mira il proprio bene particolare. Il male, in quanto privazione del bene, esiste nel bene, nel senso che può essere considerato come un bene parziale, ridotto nella sua perfezione, privato di una parte del proprio bene. Esiste l’occhio cieco, cioè privo della vista, dice Tommaso, ma in quanto esiste è una cosa buona. Così l’uomo malvagio, in quanto uomo, è sempre una creatura che esiste ed è perciò buona, tuttavia è deficiente di una certa virtù, e sotto tale aspetto lo si chiama cattivo.

I demoni sono quindi cattivi a causa di una deficienza del bene che però non è totale, poiché partecipano del bene in quanto esistono, vivono, desiderano e ragionano. Sono cattivi perché hanno agito in modo deficiente rispetto alla loro volontà, la quale è regolata dalla volontà divina. Allontanarsi da questa regola è stato il male dei demoni. Da qui il loro essere imperfetto e malvagio. Tale privazione del bene è stata causata unicamente dalla loro libera decisione di rifiutare il bene universale dato ad essi e di non seguire il bene voluto da Dio. In tal senso i demoni sono cattivi, perché manca ad essi un certo bene, cioè la perfezione del loro essere secondo l’ordine divino. La disgrazia di Lucifero e degli altri angeli decaduti consiste nel continuare a scegliere il non essere, restando prigionieri del male da loro liberamente voluto.
(don Marcello Stanzione)
lunedì 12 marzo 2012

Chi Diavolo sei?

12  Come mai sei caduto dal cielo, o Lucifero, figlio dell'aurora? Come mai sei stato gettato a terra, tu che atterravi le nazioni?
13  Tu dicevi in cuor tuo: "Io salirò in cielo, innalzerò il mio trono al di sopra delle stelle di Dio; mi siederò sul monte dell'assemblea, nella parte estrema del nord;
14  salirò sulle parti più alte delle nubi, sarò simile all'Altissimo".
15  Invece sarai precipitato nello Sceol, nelle profondità della fossa,
16  Quanti ti vedono ti guardano fisso, ti osservano attentamente e dicono: "E' questo l'uomo che faceva tremare la terra, che scuoteva i regni,
17  che ridusse il mondo come un deserto, distrusse le sue città e non lasciò mai andar liberi i suoi prigionieri?"
18  Tutti i re delle nazioni, tutti quanti riposano in gloria, ciascuno nel proprio sepolcro;
19  tu invece sei stato gettato lontano dalla tua tomba come un germoglio abominevole, come un vestito di uccisi trafitti colla spada, che scendono sui sassi della fossa, come un cadavere calpestato.
 E' questo uno dei più importanti passi dell'Antico Testamento che narrano la caduta dell'angelo più bello, l'angelo della luce, Lucifero, per il cui orgoglio è stato precipitato sulla terra, e secondo la tradizione, la sua caduta talmente rovinosa lo portò a sprofondare nelle viscere della terra stessa.

L'orgoglio di essere stato il più bello degli angeli e l'orgoglio di aspirare ad essere come Dio, la rabbia di essere posto dopo l'unico Figlio di Dio, l'odio verso tutto ciò che Dio stesso ha creato, a cominciare dall'uomo, e l'invidia e nel tempo stesso il terrore dell'unica donna ad essere stata elevata a Madre di Dio e della Chiesa: Maria.

Lucifero e la sua corte di angeli furono precipitati dal Paradiso come punizione dell'atto di superbia compiuto nei confronti del Creatore, e a guardia di questa punizione si erige San Michele, Capo delle Milizie Celesti e primo nemico del demonio. Il suo nome è la sintesi della sua opera: "Chi è come Dio?".

Egli divenne satana (termine ebraico che significa "l'avversario"). Altri nomi e titoli con cui è chiamato nella Bibbia sono: maligno, diavolo (colui che divide), apollion o abadon (distruttore), beelzebub (signore delle mosche), beliar (senza valore), il padre della menzogna, il gran dragone, il serpente antico, l'omicida, il tentatore, il principe di questo mondo.


"Così parla il Signore, l'Eterno: ... eri pieno di saviezza, di una bellezza perfetta; eri in Eden, il giardino di Dio; eri coperto d'ogni sorta di pietre preziose... tamburi e flauti erano al tuo servizio, preparati il giorno che fosti creato.
Eri un cherubino dalle ali distese, un protettore.
Ti avevo stabilito, tu stavi sul monte santo di Dio, camminavi in mezzo a pietre di fuoco.
Tu fosti perfetto nelle tue vie dal giorno che fosti creato, finché non si trovò in te la perversità.
Per l'abbondanza del tuo commercio, tutto in te si è riempito di violenza, e tu hai peccato; perciò io ti caccio via, come un profano, dal monte di Dio e ti farò sparire, o cherubino protettore, di mezzo alle pietre di fuoco.
Il tuo cuore si è insuperbito per la tua bellezza; tu hai corrotto la tua saggezza a causa del tuo splendore; io ti getto a terra, ti dò in spettacolo ai re...
Tutti quelli che ti conoscevano fra i popoli restano stupefatti al vederti; tu sei diventato oggetto di terrore e non esisterai mai più." (Ezec. 28:12-19)
 La Sacra Scrittura ci informa però che la potenza di Satana è limitata. Satana non è onnipotente, onnisciente, o onnipresente. Egli può solo agire nei limiti consentiti da Dio.

Satana è comunque molto potente e molto attivo, essendo un angelo (anche se decaduto), un essere di puro spirito. Sebbene egli non sia onnipresente, dal momento che regna su una vasta schiera di angeli caduti ha un'influenza di portata mondiale. Le Scritture ne parlano come "il principe delle potenze dell'aria" e "il dio di questo mondo", che sa apparire come "angelo di luce" per ingannare e raggirare gli uomini affinché facciano la sua volontà.

Attraverso Gesù, Satana è un nemico vinto. Quando, mediante la crocifissione di Gesù, Satana e i suoi angeli pensarono di averLo sconfitto impedendo la salvezza dell'umanità, dovettero invece arrendersi all'evidenza che quella che appariva come una sconfitta, era in realtà proprio la vittoria definitiva su Satana e sulla caduta umana. Il sacrificio come amore infinito, e nello stesso tempo come vittoria sul male, e grazie alla Sua Resurrezione, vittoria sul più grande dei mali: la morte.

Mediante il proprio sacrificio sulla croce, infatti, Gesù "ha cancellato il documento a noi ostile, i cui comandamenti ci condannavano, e l'ha tolto di mezzo, inchiodandolo sulla croce; ha spogliato i principati e le potenze, ne ha fatto un pubblico spettacolo, trionfando su di loro per mezzo della croce" (Colossesi 2:14-15).

Satana dunque sa quale sarà il suo destino finale e non può impedirne la realizzazione.

Etichette